Il tasso di interesse per nuovi finanziamenti alle imprese a dicembre 2022 è salito al 3,44% dall’1,18% (dato settembre 2021). La fotografia arriva come ogni mese dal bollettino dell’Abi.

Alzare il costo del denaro è la ricetta che la Banca Centrale Europea sta adottando per frenare l’inflazione (+11,6% a dicembre).

I dati di Abi sul tasso medio di interesse finanziamenti imprese

Nel mese di dicembre 2022 il tasso medio sul totale dei prestiti è salito al 3,22%, contro il 2,96% del mese precedente (novembre 2022)

L’incremento è ancora più evidente in riferimento ai prestiti alle imprese: il tasso medio, a gennaio 2023, si è attestato al 3,44%, contro un livello del 2,96 per cento di novembre. Per quanto riguarda i mutui sulla prima casa l’incremento rispetto a novembre è meno marcato: si passa dal 3,06 al 3,09 per cento.

Le sofferenze nette a novembre 2022 erano ancora su livelli molto bassi: 16,3 miliardi di euro, in lieve calo (circa 350 milioni) rispetto al mese precedente (-2,1%) e inferiori di circa 1,3 miliardi rispetto a novembre 2021. 

Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi) il calo è di 72,6 miliardi.

 

Il commento del presidente Roberto Capobianco

“La situazione non è rassicurante. È probabile che l’incremento del tasso di interesse alle imprese salga fino a quando le previsioni sull’inflazione non saranno tornate in linea con l’obiettivo del 2%. La Presidente Lagarde (BCE) ha infatti già esplicato l’intenzione di aumentare ulteriormente i tassi nei prossimi mesi. Una decisione che peserà molto sulla già compromessa situazione di aziende e famiglie alle prese con la crisi energetica e il rialzo dei prezzi. Come ho ribadito in una mia intervista al Tgcom24, bisogna introdurre finanziamenti con tassi sostenibili. Si rischia altrimenti di perdere competitività sugli altri Paesi con un ulteriore freno delle produzioni e anche dei consumi”.