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Emergenza energia in salone, i consigli di HairLobby Conflavoro PMI

Pur colpendo indiscriminatamente tutte le realtà economiche, i rincari energetici si stanno rivelando particolarmente gravosi proprio per le piccole e medie imprese, come confermato da Conflavoro PMI, che già a inizio anno aveva lanciato un allarme stimando per le imprese un aumento dei costi dell’energia di circa il 375% in un solo triennio, passando dagli 8 miliardi del 2019 ai 38 miliardi previsti per il 2022. 

In particolare per i saloni, in cui ai consumi per illuminazione e riscaldamento si aggiunge quello di strumenti energivori come piastre e phon, si può parlare di vera emergenza. 

Emergenza energia in salone, il commento di Luca Piattelli 

“Con il caro-bollette è anche allarme licenziamenti nel settore”, sottolinea Luca Piattelli, stilista e proprietario di un noto salone in Toscana ma soprattutto presidente di HairLobby Conflavoro PMI, che ricorda come, secondo un recente studio (promosso proprio dalla sezione di Conflavoro PMI per verificare la situazione del settore) la bolletta di un’attività di medie dimensioni, quindi con 4/5 dipendenti sia, nel migliore dei casi, ormai raddoppiata. 

“Dai 10 mila euro di media del 2021 il costo è oggi lievitato fino a quota 18 mila con una spesa totale a fine anno di oltre 720 milioni di euro per gli oltre 90 mila saloni di parrucchieri e barbieri presenti in Italia. Il 70% dei parrucchieri – aggiunge Piattelli – sta già mettendo in campo alcune misure ‘salva impresa’ aumentando i costi delle prestazioni, con inevitabili impatti sulle tasche dei clienti. Ma anche così, più del 15% è già stato costretto a licenziare del personale. Tutto questo porta con sé un’altra inevitabile conseguenza, l’incremento dell’abusivismo, innescato da un circolo malsano di situazioni: rincari nei saloni, clienti che cercano risparmio e lo trovano proprio in chi offre servizio illegale a domicilio. Tutto questo non può più essere assolutamente sottovalutato”. 

“Quella degli aumenti delle tariffe si conferma a tutti gli effetti  – continua Piattelli – una scelta insidiosa per i professionisti della bellezza, proprio a causa dell’inflazione che incide negativamente sul potere d’acquisto dei consumatori. Eppure ci sono settori, come quello alberghiero, in cui è stata proposta addirittura una energy surcharge, quindi un aumento sul costo della camera dichiaratamente applicato per ammortizzare i costi energetici”.

Il commento di Matteo Susini, AD Loft Parrucchieri

“La mia opinione, da imprenditore prima ancora che da acconciatore, è che la strada giusta da percorrere non sia un aumento vissuto dalla clientela come una `tassa’ aggiunta all’attuale costo del servizio – aggiunge Matteo Susini, AD Loft Parrucchieri – se è indispensabile un ritocco dei prezzi meglio proporlo, magari a inizio anno, accompagnato da un’offerta più ampia e innovativa di servizi?’ Di certo una buona regola di sopravvivenza in anni così difficili è proprio quella di far leva sulla creatività non soltanto per tagli e colorazioni ma anche a livello gestionale, continuando a cercare soluzioni per far fronte ai rincari salvaguardando la qualità e il rapporto di fiducia con i clienti”. 

Emergenza energia in salone, alcuni consigli

Nei mesi scorsi sono stati richiesti a gran voce interventi governativi per contrastare l’emergenza energia in salone, ma le pur consistenti tranche messe a disposizione prima dal governo Draghi e poi dall’esecutivo attuale – nove miliardi previsti dal decreto Aiuti quater‘ di novembre, oltre alla proroga a fine anno dei crediti d’imposta e la possibilità di rateizzazione delle bollette – sono considerate da molti insufficienti. Senza contare il fatto che la complessità dei fattori che hanno determinato i rincari energetici non consente di certo facili e rapide soluzioni: pur essendosi verificati nei mesi scorsi improvvisi ribassi come quello del prezzo del gas ad ottobre, gli esperti prevedono nuove oscillazioni per i costi dell’energia anche nel prossimo anno. Indispensabile quindi, per gli acconciatori, mettere in atto strategie di difesa analizzando la realtà dei loro saloni in ogni dettaglio, a cominciare dal tipo di illuminazione adottato. 

“La luce è un elemento importante dell’immagine del salone – dice Matteo SusiniAD Loft Parrucchieri – deve essere funzionale sia per l’aspetto tecnico che per quello artistico. Io avevo già in precedenza installato intorno agli specchi un’illuminazione a led, con un risultato molto soddisfacente non solo a livello estetico, ma anche in termini di risparmio. Si tratta di un investimento che si recupera rapidamente, tenendo conto dei recenti rincari che hanno triplicato i costi in bolletta. Per quanto riguarda l’illuminazione diffusa del salone e delle vetrine, occorre dosare al meglio tempi e modi per ridurre gli eventuali sprechi senza penalizzare la luminosità degli spazi. In questo senso è utile confrontarsi con persone esperte, a cominciare dal proprio elettricista di fiducia che può dare utili consigli”. 

“Anche la scelta degli strumenti di lavoro deve essere fatta con attenzione: scegliendo ad esempio phon a basso consumo si può risparmiare notevolmente in bolletta, oltre a contribuire al minore impatto ambientale. Infine, mai rinunciare ad un costante confronto tra le tariffe proposte dai vari gestori per trovare quelle più convenienti. Con Hairlobby stiamo cercando di creare convenzioni con le società fornitrici di energia – commenta Luca Piattelli -, e non è facile. Si tratta di una vera e propria giungla, ci vogliono figure preposte che sappiano interpretare i preventivi e le spese perché è davvero complicato venirne a capo. Ma la nostra mission continua per portare all’attenzione delle figure competenti e del nuovo governo tutte le richieste e le esigenze di un settore già particolarmente colpito negli scorsi anni dalla pandemia e che rischia di essere nuovamente penalizzato dall’emergenza energia in salone”.

 

 
 
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