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Nuova Sabatini green, da gennaio via ai nuovi incentivi per le PMI

La Nuova Sabatini (ora anche Nuova Sabatini green) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.

Istituita la prima volta con l’articolo del Dl n.69 del 21 giugno 2013, nel tempo è stata rifinanziata a più riprese fino alla Legge di Bilancio 2022. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha poi fissato i criteri e le modalità di accesso alle agevolazioni dando particolare importanza al sud e alla sostenibilità ambientale, stabilendo le seguenti linee di intervento:

  • agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
  • agevolazioni per investimenti 4.0;
  • agevolazioni per investimenti green (ambito inserito dal 2022);
  • nuova Sabatini Sud, anche questa una novità valida dal 2022.

 

Nuova Sabatini green
L’articolo 1, comma 227, della legge n. 160 del 2019 (Legge di Bilancio 2020) ha disposto l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese. 

Le domande si potranno presentare a partire dal 1° gennaio 2023.

Nello specifico, si tratta di investimenti green correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

L’agevolazione è concessa alle PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

In attuazione della predetta norma, il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.

 

Come funziona la Nuova Sabatini
L’investimento può essere:

  • interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
  • assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

Tale finanziamento inoltre, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;

Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”). Vale anche per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale;
  • 5,5% per gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno effettuati da micro piccole imprese (Nuova Sabatini Sud). Per questa misura, le domande non sono state ancora aperte.

 

Come fare domanda per la Nuova Sabatini green?
Dal 1° gennaio 2023, la domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena l’improcedibilità della stessa, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile in questa pagina.

Una volta avvenuta la compilazione della domanda per via informatica, da sottoscrivere seguendo questo fac simile, verrà reso disponibile il Codice Unico di Progetto – CUP associato all’istanza in questione da riportare nelle fatture elettroniche. 

Una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo, esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo PEC della banca o intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento.

Banche o intermediari finanziari aderenti all’iniziativa → Scarica l’elenco 
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